26 gennaio 2009

BENESSERE

Il benessere in termini olistici è sicuramente multifattoriale ; non facciamoci però ingannare dalle narrazioni- leggende, che sentiamo, che leggiamo sui giornali, che vediamo in tv ogni giorno. Se vogliamo comprendere e capire qual’ è realmente la strada verso il benessere dobbiamo affidarci alla conoscenza scientifica : l’anatomia, la fisiologia, l’ alimentazione, la psicologia, l’allenamento…. comprendendo anche l’esperienza “sul campo”, sia essa esperienza da Trainer o da semplice cultore del benessere, e perché no!?, anche il nostro percorso interiore e la conoscenza di noi stessi. Molte volte il benessere ci appare sotto forme ingannevoli ; chi sembra avere conoscenza e dimestichezza con questo argomento, sono i frequentatori delle nostre palestre , per lo più di sesso maschile cultori dell’addominale scolpito, affetti dal complesso di Adone (vigoressia). Gli psicologi ci dicono che chi ne soffre è ossessionato dalla cura del proprio corpo, hanno una personalità narcisistica, il loro comportamento probabilmente deriva dall’insicurezza maschile verso il sesso femminile. Avere un fisico strepitoso non è una colpa ; tutto dipende fin dove si è disposti ad arrivare per averlo, parlo di integrazione portata all’eccesso, di alimentazione iperproteica con l’aggiunta di metodiche disidratanti, di sovrallenamento, e di altre cose che guarda caso non sono nemmeno legali! Questo per voi è benessere? Se poi la natura è stata generosa verso alcuni e li ha dotati di un pacchetto genetico favoloso, buon per loro, ma solo in questo caso si possono raggiungere traguardi in termini estetici/prestazionali rilevanti in modo naturale, per tutti gli altri vanno posti obbiettivi realistici altrimenti il prezzo da pagare è quello di uscire dai confini del benessere. Abbiamo poi ” l’antagonista” del sopra citato affetto dal complesso di Adone, che invece di passare ore in palestra passa ore sul divano di casa, ammazzandosi di cibi spazzatura, in genere è il tipo di persona da cui ti senti dire” tu non ti sai godere la vita”; spesso associa fumo o alcool o entrambi, insomma un possessore di biglietto di sola andata per la sindrome metabolica se addirittura non già patologico nonostante la giovane età, e la cosa che stupisce è che questi soggetti siano quasi inconsapevoli della strada che hanno imboccato. E’ evidente che la loro percezione di se stessi sia qualcosa di meccanico più che di biologico e quindi se si rompe qualcosa la si può aggiustare come aggiustano la loro automobile.Vi sono poi persone che essendo magre o in normopeso sono convinte di non aver bisogno di fare attività fisica; in fondo rispondono ai canoni estetici a cui la nostra società fa riferimento e questo per loro è sufficiente, ma non è raro trovarne con segnali precursori di patologie o già con problemi di salute, se poi facciamo un indagine eziologica è probabile scoprire che la scarsa se non addirittura assente attività fisica è la causa o una concausa di questi problemi.

1 commento:

Jack ha detto...

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