22 dicembre 2008
Problemi di donna: stitichezza? A noi due...
In caso di stitichezza cronica idiopatica si consiglia l'adozione della cosiddetta "dieta ad alto residuo". Si tratta di un modello alimentare che presta particolare attenzione alla corretta assunzione di fibre e liquidi.
Le fibre insolubili contenute negli alimenti di origine vegetale assorbono rilevanti quantità acqua aumentando il volume delle feci, che si fanno abbondanti, poltacee e più morbide. L’aumento della massa fecale accelera la velocità di transito intestinale diminuendo l'assorbimento di nutrienti e facilitando l'evacuazione. La fermentazione delle fibre e dell’amido stimola invece la crescita microbica favorendo l'equilibrio della microflora intestinale.
La dieta ad alto residuo implica l’assunzione di almeno 30 grammi di fibra al giorno (soprattutto di quella insolubile contenuta nei cereali ed in alcuni tipi di ortaggi), accompagnata da un apporto di acqua non inferiore ai due litri.
ALIMENTI ASTRINGENTI (da moderare): limoni, riso, nespole, banane, mele, mirtilli, the, nespole.
ALIMENTI UTILI in caso di stitichezza: brodo di carne; avena o cereali integrali a colazione, carciofo, crusca (senza esagerare), polline, semi di lino, prugne secche, kiwi, carota; bere un bicchiere di acqua tiepida appena alzati può stimolare l’attività intestinale.
In caso di dieta povera di alimenti vegetali aumentare gradualmente la quantità totale di fibre fino a raggiungere i valori consigliati nell’arco di due o tre settimane
le fibre dovrebbero provenire soprattutto da fonti alimentari e non da integratori specifici come la crusca; in ogni caso è bene non esagerare con le quantità dato che un eccesso di fibra potrebbe avere effetti contrari a quanto sperato. Un eccesso cronico potrebbe inoltre causare carenze di minerali molto importanti come il calcio ed il ferro
consumare i pasti senza fretta in un atmosfera rilassante; da evitare il panino consumato di fretta di fronte al bancone di un bar portare con sé una bottiglietta di acqua, sia al lavoro che in palestra consumare una colazione abbondante e bilanciata aiuta a combattere la stitichezza
i consigli alimentari fino a qui riportati sono validi soltanto qualora la stitichezza sia idiopatica, ovvero non causata da una patologia particolare. Prima di modificare le proprie abitudini dietetiche si consiglia pertanto di consultare un medico.
ATTIVITÀ FISICA: l’esercizio fisico migliora il tono muscolare e facilita la peristalsi intestinale. La tonicità dei muscoli addominali e perineali favorisce l'aumento della pressione intraddominale durante la defecazione. La sedentarietà, al contrario, conduce ad un indebolimento e ad una perdita di funzionalità del diaframma e dei muscoli che costituiscono la parete addominale, impedendogli di produrre un aumento pressorio adeguato all'attività defecatoria. Il semplice atto di camminare, al contrario, favorisce l'attivazione di un riflesso automatico che produce contrazioni del colon atte a spingere il materiale fecale verso l'ano. Il ruolo del'attività fisica è avvalorato anche dalla constatazione che molte persone costrette a letto o all'immobilità prolungata soffrono spesso di stitichezza.